Da quando è stato lanciato per la prima volta (correva l’anno 2009), il Bitcoin ha guadagnato una sempre maggiore attenzione da parte dei media. È possibile affermare che questo interesse è stato direttamente connesso con l’incremento del valore della prima criptovaluta: nel 2017, un Bitcoin era scambiato per qualcosa molto vicino ai 20.000 dollari americani. Secondo alcuni, quella del Bitcoin è stata una delle più grosse bolle dell’economia globale, se non la più grande. Resta il fatto che la tecnologia alla base del Bitcoin (e delle migliaia di criptovalute che dal Bitcoin hanno preso le mosse) ha rivoluzionato il mercato globale, e sta continuando a introdurre nuove paradigmi.
Alla blockchain (o, forse meglio, a ogni forma di distributed ledger technology, DLT) sta guardando con sempre maggiore interesse il mondo dell’impresa, a prescindere dalla sua applicazione nel campo finanziario.
Nonostante i fenomeni speculativi, le truffe e gli investimenti sbagliati che spesso hanno contraddistinto le Initial Coin Offering (ICO) nel periodo del boom di quest’ultime, gli imprenditori stanno comprendendo sempre più e sempre meglio quali potenzialità la DLT può manifestare all’interno delle loro organizzazioni.
È indubbio che, come accade per ogni rivoluzione tecnologica, la novità abbisogna di un certo periodo di tempo perché sia assimilata dal mercato. Oltre alla naturale diffidenza delle persone, peraltro, occorre tenere in considerazione la lentezza con la quale i legislatori nazionali e sovranazionali hanno approcciato la Blockchain. Si dice che “il diritto è vivente”, cioè si adatta a una realtà in continua evoluzione. Nel caso delle DLT, come in altri in passato, è evidente come la Blockchain sia nata e si sia sviluppata a una velocità ben maggiore rispetto a quella di intervento dei politici.
In ogni caso, l’assenza di chiari progetti (di medio/lungo termine) sull’adozione di questa tecnologia, combinata —in alcuni casi— con una certa confusione su cosa fosse, in realtà, la Blockchain, ha generato confusione e ha portato, talvolta, a compiere scelte non efficienti.
In molti pensano che la Blockchain sia utilizzabile solo dalle imprese di grandi dimensioni (in virtù delle capacità del loro management o dell’abbondanza di risorse a disposizione). In realtà, la DLT è uno strumento a disposizione delle aziende di ogni dimensione.
Blockchain in azienda: 3 passi preliminari
Prima di decidere di implementare soluzioni Blockchain nella tua azienda, in qualunque settore operi, è necessario compiere almeno 3 passi. Si tratta, infatti, di un processo capace di apportare grandi benefici alla tua impresa e, come tutte le scelte che rivestono carattere strategico, è necessario avere le idee chiare ben prima di assumere qualunque decisione.
Ho provato a sintetizzare i contenuti di questi passi preliminari, assieme alle motivazioni che giustificano ciascuno di essi.
Puoi davvero beneficiare della Blockchain?
Il numero di applicazioni della Blockchain al mondo dell’impresa è già ampio, e nuove soluzioni sono continuamente presentate sul mercato. Il settore agroalimentare è stato uno dei primi a sposare la DLT. Ma anche quello della moda, degli oggetti preziosi, della logistica, della produzione meccanica, della GDO eccetera stanno implementando (o hanno implementato) soluzioni Blockchain più o meno complesse.
Se questo è vero, è altrettanto vero che la Blockchain non è una panacea. Il primo quesito che devi porti è, quindi: “Ho davvero bisogno della Blockchain? Può realmente essere utile per la mia impresa?”. Se posso permettermi il paragone un po’ banale, l’auto utilizzata esclusivamente per muoversi in città sarà diversa rispetto a quella usata per effettuare lunghe trasferte di lavoro. Un SUV potrebbe rivelarsi scomodo nel primo caso, un’utilitaria inadeguata nel secondo.
La Blockchain porta con sé, per sua stessa natura, una serie di benefici: dalla decentralizzazione alla trasparenza, dall’immutabilità all’efficienza, dall’economicità alla sicurezza. Le domande da farsi sono, quindi: “Quali, tra queste opportunità, posso cogliere esclusivamente usando la Blockchain? Poiché l’introduzione di nuove soluzioni tecnologiche richiede, in ogni caso, degli investimenti: qual è il ROI atteso dall’implementazione della Blockchain?”.
La DLT è indispensabile per alcune imprese, preziosa per molte altre, inutile o inefficace per poche aziende. Un’attenta analisi preliminare è essenziale, quindi, per evitare di partire col piede sbagliato e disperdere energie preziose. Il che mi porta al secondo passo.
Ricorri a consulenti qualificati
Non è esagerato parlare di una “rivoluzione” quando ci si riferisce alla Blockchain. Nel caso specifico, la DLT porta con sé una serie di variabili di natura diversa.
Anzitutto, ogni soluzione che utilizzi una Blockchain richiede programmatori esperti. Oggi il mercato offre sviluppatori capaci di programmare con i linguaggi propri della Blockchain in qualunque parte del globo. L’offerta è particolarmente ampia ma, per questo, è composta da professionisti che hanno capacità diverse. Trovare una risorsa che, internamente o in outsourcing, garantisca la supervisione della dimensione tecnologica del progetto è essenziale.
Poi, è necessario valutare preliminarmente il tuo progetto in termini legali. È oramai chiaro che con la Blockchain si possono realizzare soluzioni diverse. È indispensabile valutare quali ripercussioni avrà il progetto con riferimento alle leggi e alle altre norme applicabili nel tuo Paese. Un progetto Blockchain, o un servizio “trasferito” su di essa, può essere perfettamente accettabile nel Paese A, ma presentare rischi nel Paese B.
Di qui, l’importanza di ricorrere a un consulente di legal & compliance che abbia dimostrate competenze nel mondo Blockchain e, magari, che possa guardare al tuo progetto con un approccio internazionale.
Infine, nessuna novità strategica apportata in azienda diventa efficace per il fatto stesso che è stata implementata. Comunicare col mercato di riferimento è indispensabile: purtroppo o per fortuna, il tempo in cui “un buon prodotto si vende da sé” è passato.
Traccia un percorso
La tua intuizione, corroborata dai contributi dei consulenti che avrai scelto per affiancarti in questa attività, dovrà poi essere trasferita in un percorso. Nessuna soluzione Blockchain si implementa dall’oggi al domani, né consente di esaurire i suoi risultati nell’immediato.
Rivoluzionare la tua impresa utilizzando la DLT è come dar vita a una nuova startup. Si tratta, quindi, di un’attività che richiede una visione di medio/lungo termine, previsioni economico-finanziarie, indicatori oggettivi e verificabili che possano confermarti passo-passo la bontà della scelta che hai fatto.
Navigare a vista non è mai la soluzione migliore. Al contrario: avere una rotta da seguire e avere la possibilità di poter verificare in corso d’opera il raggiungimento di ogni milestone ipotizzata è essenziale per garantire successo al tuo progetto.
L’errore nel quale non devi cadere
Joel Neidig, responsabile del settore Ricerca & Sviluppo di ITAMCO, un colosso americano nella produzione di componenti meccanici, ha dichiarato che “la blockchain diventerà, alla fine, una tecnologia come Internet. Quando Internet è nato, la gente diceva: ‘Perché dovrei aver bisogno di Internet?’. Oggi tutti ne hanno bisogno. Ora tutte le imprese operano con Internet”. Non è possibile non essere d’accordo con questa affermazione.
Anche per le PMI, la Blockchain è il futuro. In sempre più casi è già il presente. E le imprese che decidessero di non avere niente a che fare con la DLT si esporrebbero a un enorme rischio: quello di perdere il loro vantaggio competitivo. Come tutte le tecnologie, la Blockchain sta sviluppandosi a una velocità incredibile. Rimanere indietro, in questa corsa, non può essere la soluzione.
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