La blockchain non è altro che un modo diverso di registrazione e conservazione dei dati.Ti ricordi il registro di classe dove la maestra annotava le presenze? La blockchain sfrutta più o meno lo stesso principio. Essa è infatti paragonabile ad un registro sul quale vengono iscritte informazioni derivanti da transazioni effettuate dagli utenti. Tali transazioni possono essere di diverso tipo: trasferimento di denaro, trasferimento di beni immobili, iscrizione di dati anagrafici ed aggiornamento degli stessi, iscrizione di dati di produzione e provenienza di un bene, iscrizione di proprietà intellettuale e molto altro.
La Blockchain è composta da blocchi di transazioni che vengono approvati ed eseguiti. Chi si aggiudica un blocco (i cosiddetti miner) oggi guadagnano ca. 12.5 bitcoin. Ogni blocco è simile ad una pagina del registro di classe. Mentre la pagina del registro di classe compone un quaderno di fogli rilegati, i blocchi (elenco di transazioni), sono collegati fra di loro mediante la crittografia. Ogni blocco ha un “titolo” e questo titolo racchiude in sé un riferimento del blocco precedente. Il titolo del prossimo blocco racchiuderà in sé un riferimento di quest’ultimo blocco e così via.
La vera novità risiede nel sistema distribuito. Non esiste un unico registro di classe in mano ad un’unica maestra (centralizzazione). Esistono migliaia di registri (nodi), recanti informazioni identiche, di proprietà di migliaia di persone sparse in tutto il mondo.
Cosa succede se uno di questi nodi (computer) dovesse smettere di funzionare? Assolutamente nulla! La struttura di nodi distribuita continuerebbe indisturbata la propria attività, sulla scorta di dati comuni e condivisi.
Possiamo quindi dire che la blockchain, nella maggior parte dei casi di implementazione, aiuta governi, consorzi, enti pubblici e privati, attraverso la decentralizzazione. Si tratta di un database sul quale nessuna singola entità ha il controllo dei dati. In teoria, una volta che i dati sono stati inseriti nella blockchain, questi sono immutabili.
Perché un’azienda dovrebbe implementare la blockchain?
La blockchain, se usata in ambito di progetti il cui utilizzo ha un senso ed una coerenza, può costituire un importante valore.
Ancora troppo spesso startup o imprenditori desiderano implementare la blockchain solo a scopo di marketing. Ciò significa sostenere costi per adottare una nuova tecnologia che potrebbe essere sostituita da un semplice database.
Tuttavia credo che ogni società dovrebbe familiarizzare con i concetti della blockchain ed i suoi possibili usi.
Dare vita ad un piccolo progetto blockchain permetterebbe di comprendere i valori della tecnologia ed i benefici che potrebbe realmente creare per la società.
Come pensi reagirebbero i tuoi clienti o partner commerciali sapendo che sei un pioniere nell’adozione della blockchain? Personalmente credo ti valuterebbero con occhi diversi e sarebbero felici di entrare in affari con te.
Ti sembra inverosimile? Forse ti ricordi, circa cinque anni fa qual era l’approccio dell’imprenditore verso il Cloud pubblico? Nessuno lo voleva utilizzare, c’era molto scetticismo, e ora? Dove siamo? Molte aziende hanno abbracciato il Cloud e così facendo hanno reso la loro attività molto più agile e migliorato radicalmente il “time-to-market”.
Adesso è il momento della blockchain.
La blockchain ti obbliga a ripensare diversamente i tuoi problemi di sviluppo e, come vedrai, anche la gestione dei progetti su blockchain sarà totalmente diversa da ciò che hai sempre fatto.
Architettura blockchain
Nessuno usa più la blockchain perché è troppo popolare!
No, non è uno scherzo. Oggigiorno, se una criptovaluta ha troppo successo nel mondo reale, diventa inutilizzabile. La blockchain infatti non è al momento scalabile. Durante le più importanti festività, si stima che Visa e Mastercard gestiscano circa 10 milioni di transazioni al secondo. Oggi la blockchain di Bitcoin può supportare in media 360’000 al giorno. Questo significa che, sulla base di come la blockchain viene progettata, sussistono vincoli di scalabilità che ne limitano l’attività. Per esempio, allo stato attuale non sarebbe possibile gestire via blockchain tutte le transazioni effettuate tramite carta di credito a livello mondiale.
Ancora più importante e necessario è capire quali sono i casi di buon uso della tecnologia blockchain e quali non lo sono.
E’ tuo dovere riflettere o condividere la riflessione con lo “sponsor” del progetto, qualora tu ritenessi che l’adozione della blockchain non rappresentasse un “buon uso” della tecnologia in quanto il tuo obiettivo sarebbe meglio raggiunto utilizzando un semplice database o una rete peer-to-peer.
Conversazioni sul tema blockchain
Quando un cliente mi chiede supporto in relazione ad un suo progetto blockchain, mi piace adottare una comunicazione sincera e trasparente.
Innanzitutto cerco di capire se il mio interlocutore ha ben chiaro quale sia l’opportunità di business che intende sfruttare tramite la tecnologia blockchain.
Cosa rende blockchain la migliore scelta di implementazione rispetto ad altre tecnologie consolidate?
Ci sono alcuni buoni usi per la blockchain che discuterò qui di seguito.
Siamo onesti, alcune società dichiarano di essere aziende che usano la tecnologia blockchain poiché il vantaggio, dal punto di vista del marketing, è indiscutibile. Hai visto per esempio le azioni di overstock.com? Quando ha deciso di concentrarsi su blockchain il prezzo del titolo è salito alle stelle.
Trovo che non ci sia niente di sbagliato nel decidere di essere una “blockchain company” di per sé. Ciò che conta è avere le idee ben chiare, essere coerenti con il proprio obiettivo ed essere pronti ad affrontare questioni relative a problematiche di scala e di implementazione.
Se al contrario, non sei necessariamente focalizzato sulla blockchain e cerchi una soluzione valida per la tua azienda, ti invito a considerare seriamente l’utilizzo di una tecnologia consolidata. Mi riferisco ai tradizionali database o alle reti peer-to-peer (P2P).
Economicità della blockchain
Ho visto soluzioni blockchain pubblicizzate come più economiche rispetto all’utilizzo di un database dedicato o di un processo esistente. Se capitasse anche a te di sentire questa affermazione, ti consiglio di chiedere una prova a dimostrazione del fatto. E’ infatti vero che, se la mera implementazione della tecnologia blockchain potrebbe essere economicamente conveniente, potrebbero non esserlo i costi accessori legati ad eventuali tecnologie a supporto.
Quali sono le informazioni minime che devi conoscere sulla blockchain prima di affrontare un progetto?
Ecco un breve elenco:
- Comprendere che cos’è la blockchain;
- Conoscenza funzionale;
- Essere in grado di parlarne da un punto di vista tecnico e commerciale;
- Essere in grado di parlare di casi di buon uso e casi di cattivo uso;
- Comprendere gli smart contract;
- Essere in grado di fornire alcuni esempi;
- Comprendere i “problemi” della blockchain;
- Accertare che l’attività blockchain da implementare si fondi su di una chiara base legale;
- Conoscere quali tecnologie si possono intrecciare con la blockchain (IoT, AI, ecc.).
Blockchain e i buoni casi d’uso
Voglio qui concentrarmi su casi d’uso in cui il problema aziendale comporta un rischio reputazionale.
1. Blockchain e la proprietà intellettuale
Pensa per esempio agli artisti che vorrebbero pubblicare le loro opere ma hanno difficoltà a dimostrare di esserne i legittimi proprietari. Pagando una piccola “tassa” blockchain potrebbe venir creato uno smart contract secondo il quale il pagamento avverrebbe solo dopo che un documento relativo all’opera venisse caricato su blockchain in aggiunta ad un commento dell’acquirente sulla qualità o i contenuti dell’opera.
Sebbene non ci sia nulla di contrattualmente vincolante, ciò permetterebbe di mantenere la buona reputazione dell’artista.
2. Certificazioni e licenze
Esistono infinite certificazioni e licenze nel mondo.
In taluni casi una certificazione può essere rilasciata senza una scadenza, dopo di che, può succedere che l’autorità competente ne stabilisca una.
Non sarebbe meglio essere in grado di tracciare tutto ciò su di un’unica piattaforma?
Un’applicazione basata su un semplice database sarebbe adeguata? Probabilmente, ma grazie alla blockchain sarebbe sicuramente possibile creare un servizio in abbonamento per l’autorità di certificazione e per l’ente certificato.
Non c’è nulla di veramente rivoluzionario in questo. Non c’è un problema “legale” da risolvere. Si tratta di nuovo di una soluzione ad un eventuale rischio reputazionale.
3. Blockchain al servizio dell’attività di verifica
Com’è possibile verificare rapidamente se il curriculum vitae di un candidato è veritiero? Quando è stata l’ultima volta che hai effettivamente controllato le date di assunzione e le dichiarazioni di un candidato? Sarebbe possibile farlo se lo volessi? Immagina un curriculum vitae su blockchain dove datori di lavoro, date e posizioni potrebbero essere iscritte dal candidato e confermate dal datore di lavoro. Ognuno avrebbe un interesse personale nel mantenerlo accurato e veritiero.
LinkedIn per esempio ha lavorato molto su questo problema. Se oggi sei su LinkedIn e sei alla ricerca di un posto di lavoro, è molto improbabile che tu menta sulle tue attuali esperienze e certificazioni poiché la piattaforma è aperta e visibile a tutto il mondo. Dati falsi o manipolati rovinerebbero la tua reputazione. Più avanti Linkedin potrebbe fungere da ente certificatore delle tue informazioni in cambio di una piccola ricompensa.
I casi qui sopra citati sono solo alcuni casi d’uso semplici e conosciuti.
Come gestire i progetti su blockchain
Innanzitutto, dopo aver determinato in modo chiaro l’obiettivo, va identificato il cosiddetto Minimum Viable Product (MVP) da inserire in azienda, possibilmente entro tempi ragionevoli e la cui implementazione sia semplice.
È fondamentale che durante tutto il progetto ci sia un frequente scambio di feedback onesti e trasparenti all’interno del team. Solo in questo modo sarà possibile intervenire rapidamente laddove venissero a crearsi dei problemi o dove fosse necessario prendere nuove decisioni.
Raramente un’azienda possiede al proprio interno tutti i collaboratori necessari all’implementazione di un progetto blockchain, sarà quindi indispensabile andare in outsourcing rivolgendosi ad un team consolidato di esperti.
Ora che abbiamo valutato molti aspetti teorici, vediamo quali sono i principali partner da coinvolgere in un progetto
1. Consulente blockchain
Il consulente in ambito blockchain deve dapprima comprendere a fondo qual è l’obiettivo che l’azienda intende raggiungere con o senza l’uso della tecnologia blockchain. Deve in seguito valutare se l’integrazione della tecnologia è fattibile sulla scorta del business model, della struttura aziendale, dei processi, ecc.
2. Consulenza e supporto legale
Il compito principale del consulente legale è quello di accompagnarti, possibilmente fin dall’inizio, durante tutto il progetto di implementazione blockchain. In diverse occasioni ho visto progetti interessanti sgretolarsi poiché non erano stati considerati gli aspetti legali.
Dopo aver determinato in quale giurisdizione dar vita al progetto ed una volta che questo è stato ritenuto compliant, il consulente legale si occuperà di definire il tipo di Token (payment, utility, security, ibrido, ecc.) da utilizzare. Qualora fosse necessario ti supporterà nei rapporti con le autorità (p.es. se volessi aprire un exchange sarebbe necessario rivolgersi alle autorità di vigilanza). In alcuni casi il legale potrebbe occuparsi di KYC-AML (Know Your Customer – Anti Money Laundering), stabile organizzazione, richieste di licenze e molto altro.
Inoltre, egli contribuirà alla stesura del Whitepaper e di eventuali altri documenti.
3. Società fornitrice della tecnologia blockchain
In generale chi fornisce consulenza tecnologica offre anche servizi “accessori” quali ad esempio Internet of Things (IoT) ed Intelligenza Artificiale (AI) che frequentemente vanno abbinati alla tecnologia blockchain per la realizzazione di un progetto.
Marketing. Fallo nel modo giusto con i collaboratori giusti
L’attività di marketing è fondamentale per la buona riuscita di un progetto e, come nel caso del legale, l’agenzia di marketing dovrebbe seguire il progetto fin dall’inizio.
Si parte da un’analisi del progetto e degli obiettivi per formulare una soluzione che conterrà almeno i seguenti punti:
- Creazione logo e sito web;
- Attrazione sul sito web di visitatori qualificati tramite un Blog, SEO, Keywords e social media;
- Conversione dei visitatori in leads tramite CTA (Call To Action), landing page, ecc.;
- Conversione dei leads in clienti o investitori mediante un CRM (Customer Relationship Management) grazie al quale vengono intraprese delle azioni automatizzate, quali p.es. invio di email, ecc.;
- Gestione di una o più community dedicate p.es. su Telegram;
- Il tuo cliente/investitore si farà tuo portavoce e ti porterà nuovi clienti/investitori grazie ad una strategia predefinita di smart content, sondaggi, monitoraggio delle conversazioni ecc.;
- Road show per la presentazione del progetto;
- Revisione dal punto di vista del marketing del Whitepaper e di altra documentazione.
Investor relations
Si tratta di una funzione di gestione strategica in grado di integrare finanza, comunicazione, marketing e conformità alla normativa al fine di consentire una comunicazione bidirezionale più efficace tra l’azienda, la comunità finanziaria e gli altri gruppi di interesse.
In conclusione
Le controparti appena citate sono quelle che di regola affiancano le aziende durante un progetto legato alla tecnologia blockchain.
Essendo questa tecnologia relativamente nuova, siamo in presenza di molte aziende serie e purtroppo anche meno serie, che si sono affacciate sul mercato. Scegliere il partner giusto non è quindi facile.
Il mio consiglio è quello di effettuare un’attenta due diligence su diverse aziende prima di prendere una decisione.
Fissa degli appuntamenti con le controparti e cerca di capire che cosa offrono, qual è la loro esperienza, chi sono le persone che compongono il team, il loro background, in quali giurisdizioni sono attive, chi sono i loro clienti e i loro partner e così via.
Se queste analisi ancora non ti soddisfano, rivolgiti alle associazioni blockchain del tuo Paese per ulteriori feedback e consigli.
E tu hai già scelto i partner giusti?
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