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Vuoi sapere quali sono gli strumenti per controllare il posizionamento su Google del tuo sito? Scopri tutti i dettagli nel nostro articolo.

Continua il nostro viaggio alla scoperta delle metriche più importanti in ottica inbound. Abbiamo già discusso dei KPI da tenere d’occhio per il blog e per il sito web e oggi ci concentreremo sul come fare una corretta analisi delle tue attività SEO o, in altre parole, come valutare l’attuale posizionamento del tuo sito sui motori di ricerca.

Partendo da Google Analytics, fidato compagno di analisi totalmente gratuito, andiamo ad esaminare 4 metriche fondamentali come abbiamo fatto negli articoli precedenti per poi concentrarci sulla Google Search Console, che ci permetterà di attingere a dati più capillare e metriche più dettagliate.

A questo punto, ti starai chiedendo se riuscirai mai a ricordare tutte queste KPI. Come fare? Sono tantissime! É vero, la quantità di dati che riusciamo ad ottenere da Google Analytics può essere travolgente ed impaurire i più, specie se alle prime armi. Ricorda però, che la ricerca puramente organica, ed il conseguente posizionamente del tuo sito, è uno dei più proficui canali di acquisizione in termini di costo. Pensaci: quando scrivi un articolo che gli utenti reputano interessante rimarrà lì, fruibile per tutti i futuri utenti, nonostante le risorse impiegate per scriverlo siano già state ammortizzate dalla tua compagnia.

Il mio consiglio è quello di investire sulla SEO e contemporaneamente formarsi sull’argomento. Puoi farlo tu in quanto imprenditore oppure formare una risorsa interna, poco importa. Cerca di non farti spaventare ed iniziare gradualmente: esamina almeno i dati più importanti una volta alla settimana e magari affida analisi più complesse e strutturate a dei professionisti.

Metriche Seo Google Analytics

Traffico organico e conversioni derivanti

Cosa misura Come interpretarla
La percentuale di visitatori unici che arriva al tuo sito tramite Google o altri motori di ricerca e quanti vengono convertiti in lead L’abbiamo già detto: un buon sito, abbastanza maturo in termini di tempo e ben posizionato dovrebbe ricevere circa il 40/50% di traffico dai motori di ricerca. Se le tue percentuali sono più molto più basse, cerca nuove opportunità tramite l’analisi delle parole chiave, oppure pubblica nuove forme di contenuto. Oltre ai blog post, hai mai pensato a video, podcast, webinar, ebook?

Per quanto riguarda le conversioni, dovresti risalire ad una percentuale generica che deve poi essere capillarizzata per individuare cosa effettivamente converta meglio:

  • quali parole chiave;
  • quali landing page;
  • quali argomenti;
  • quali tipi di contenuti (video, articoli, ebook, etc.).

Potresti scoprire che determinate long tail keyword non attirano molto traffico ma ottengono le più alte percentuali di conversione. In questo caso, ti basterà “guidare” più traffico verso di esse.

 

Parole chiave brandizzate e non

Cosa misura Come interpretarla
La percentuale di traffico organico derivante da parole chiave che contengono il nome del tuo brand (o sigle, suoi derivati, etc.) contro quelle che invece non lo includono Se la maggioranza del tuo traffico organico deriva da parole chiave che contengono il tuo nome, significa che devi migliorare le tue attività SEO. Cerca di guadagnare posizioni per parole chiave più generiche, relative al tuo settore, industria o, meglio ancora, i problemi che il tuo prodotto/servizio risolve.

Di contro, se digitando una query che contiene il nome del tuo brand, altri siti appaiono fra le prime posizioni, significa che i tuoi competitor stanno sfruttando il nome del tuo brand, spesso utilizzando campagne AdWords a pagamento. In questo caso servono strategie ben precise: questo articolo vi aiuterà a capire come difendervi in questi casi.

 

Performance e posizionamento delle tue keyword

Cosa misura Come interpretarla
Come si posiziona il vostro sito rispetto alle keyword che ti interessano maggiormente Nell’ottica dell’analisi SEO questo è uno dei dati più importanti. Dove si posiziona il tuo sito digitando le query più importanti per la tua compagnia? In seconda pagina? In prima pagina, ma vorresti apparire più in alto nella SERP?

Conoscere con precisione lo stato attuale dei tuoi posizionamenti rispetto a parole chiave ben precise, è estremamente importante per mettere in atto le giuste strategie che ti permetteranno di salire nelle SERP.

In fondo, se non sai da dove parti, come fai a sapere quanta strada dovrai percorrere?

 

Quali parole chiave organiche convogliano traffico

analyticsNotProvided

Cosa misura Come interpretarla
La lista completa della parole chiave (o query di ricerca) attraverso le quali i visitatori trovano il tuo sito su Google o altri motori di ricerca Più è lunga la lista meglio delle parole chiave per le quali il tuo sito si posiziona in prima pagina, meglio è!

Ma come scoprire esattamente quali sono le keyword che, una volta digitate, includono le pagine del tuo sito tra i loro risultati?

Se hai familiarità con Google Analytics avrai già visto l’odiosa dicitura “(not provided)” tra i dettagli del canale di acquisizione organico. Questo avviene, perchè Google sceglie di non condividere con noi i dettagli delle query digitate dagli utenti su Analytics, ma ci mette a disposizione un altro strumento per farlo: la Google Search Console.

 

L’uso della Google Search Console

L’uso di questo strumento, da qualcuno ancora malinconicamente chiamato Webmaster Tool, è una specie di super potere per chiunque si occupi di SEO. Non ci soffermiamo oggi su come settare proprietà, inviare sitemap e risolvere errori, ma entriamo subito nel vivo e parliamo della sezione più importante: Rendimento.

La sezione rendimento è divisa in due sottosezioni:

  • Risultati di ricerca, qui si trovano i dati più importanti;
  • Discover, lanciata in Italia a marzo del 2019.

Risultati di ricerca e analisi del traffico

All’interno della sezione rendimento puoi scoprire quali pagine e con quali parole chiave il tuo sito viene posizionato su Google, e di conseguenza, provare a migliorare la tua posizione. Come leggere i dati?

searchConsole-3Zone

Possiamo dividere la pagina in tre aree: in alto troviamo i filtri generali che ci permettono di suddividere i risultati in base a tempo e tipo di ricerca: web, immagine, video. Essendo abbastanza autoesplicativi, quello che devi tenere a mente è che in questa zona trovi anche l’opzione che ti permette di mettere a confronto periodi diversi. Utilissima per valutare i progressi nel tempo.

periodoPrecedente

La seconda area ci offre una panoramica sul rendimento del nostro sito, nel periodo temporale che abbiamo impostato sopra, in base a 4 metriche principali:

  • Click totali;
  • Impression totali;
  • CTR media;
  • Posizione media.

Oltre al macro dato nei quadrati colorati, questi criteri vengono incrociati anche nella terza e ultima parte della pagina. Quella su cui passerai più tempo. Esatto, quella piena di numeri e dati!

Qui troviamo dettagli più capillari sul traffico (o non-traffico nel caso delle impression) divisi per:

  • Query (parola chiave);
  • Pagine;
  • Paesi;
  • Dispositivi;
  • Aspetto nella ricerca;
  • Date.

Cliccando su ognuna di esse si acceda a dati più specifici. Nell’immagine che segue, ad esempio sono mostrati i dati di una singola query, in un periodo ben definito.

singolaQuery

Google Discover

Google Discover propone articoli agli utenti mobile analizzando algoritmicamente cosa potrebbe essere più interessante per l’utente in questione. Per intenderci, sono quelli che appaiono sul vostro smartphone quando entrate in Google (non Chrome). La forza di Discover sta proprio nella corrispondenza interesse dell’utente/argomento dell’articolo e meglio lavora l’algoritmo più accurati saranno i nostri risultati personalizzati.

É una nuova possibilità per chiunque voglia ottenere più visite dalla ricerca organica. Le fonti ufficiali suggeriscono due metodi per guadagnare queste posizioni sugli smartphone degli utenti:

  • pubblicare contenuto che i lettori trovano interessante,
  • usare immagini di alta qualità.

I dati indicano che Discover potrebbe comportare un sonoro incremento del 5% del tuo CTR e tempi di permanenza più alti del 3%.

 

E tu? Hai mai dato uno sguardo approfondito alle tue analitiche? 
Il risultato ti ha deluso? Accertati di non commettere gli sbagli più comuni con il nostro pdf.

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