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Cos’è la leadership? E chi è il buon leader? Te lo spieghiamo in questo interessantissimo spaccato.

Ti hanno detto che dovrai gestire delle persone, questo ruolo ti affascina e ti piace molto, ma dopo poche settimane ti accorgi che potrebbe non fare per te.

Andiamo ad analizzare quali sono le caratteristiche della figura che aiuta gruppi di persone a raggiungere obiettivi e a mantenere direzioni, per capire quali sono i punti che già ti appartengono e quali sono da migliorare per essere un leader.

Tutti possono essere leader?

Nell’immaginario comune il leader è una figura che è “predisposta” al proprio ruolo e che nelle proprie doti ha alcune caratteristiche che gli permettono di guidare i gruppi in maniera naturale. In questo pensiero vi è un fondo di verità; vi sono infatti alcune caratteristiche che alcuni hanno, ma tante volte queste caratteristiche non bastano per poter essere una figura a cui fare riferimento.

Esistono numerosi corsi che aiutano le persone a diventare leader e che dai propri slogan mettono sempre in luce come “chiunque possa diventare un leader”. La cosa che non viene mai detta è che tutti possono studiare e mettere in pratica tecniche e modalità per migliorare la propria leadership, ma questo non li trasformerà automaticamente in leader.

No, non tutti possono essere leader.

Chi è il leader

Il leader è colui che, con le proprie azioni e mentalità, si pone nella condizione di farsi seguire dai propri collaboratori per mantenere la rotta e raggiungere gli obiettivi.

Il leader sa bene qual è la vision aziendale e fa in modo che chi lo affianca rimanga sempre fedele alla direzione che ci si è prefissati e che rappresenta i valori della propria organizzazione.

Il leader conosce la mission e fa in modo che sia composta da obiettivi chiari, ben pianificati, misurabili, raggiungibili, controllabili, identificabili, possibili e che i propri collaboratori siano un valido aiuto nel raggiungimento di ogni singolo step.

Cos’è la leadership

La leadership è l’insieme di azioni e mentalità che vengono condotte per guidare i propri collaboratori.

Da alcuni viene (erroneamente) definita come “la capacità di motivare un gruppo”, a me piace di più definirla come “la capacità di saper alzare, valorizzare e canalizzare le energie del gruppo”.

Quali sono le tipologie di leadership?

Ogni leader deve conoscere quali sono le varie tipologie di leadership e sapere quale adottare a seconda della propria personalità e della situazione specifica.

In questo articolo prenderemo come riferimento i classici stili di leadership identificati da Daniel Goleman, scrittore, psicologo e giornalista statunitense.

Vediamo quali sono:

1. Visionaria

La leadership di tipo visionaria prevede un leader che sappia trasformare un sogno in progetto, facendo innamorare i propri collaboratori della visione che c’è alla base del progetto.

È molto importante che il leader abbia ottime capacità di empatia, che sia credibile e sicuro nei propri dialoghi, facendo percepire ai collaboratori le proprie idee mediante il proprio carisma.

Se l’organizzazione sta vivendo un momento di transizione e cambiamento questo stile è utile per fare in modo che il team sia coeso e abbia chiara la direzione.

leader_visionario

2. Coach

Nella leadership coach vi è un leader che sa creare una connessione tra valori, mission e obiettivi aziendali e quelli del singolo collaboratore.

Questo stile di leader tiene in considerazione le conoscenze, abilità e competenze di ogni collaboratore per saperlo valorizzare.

Aiutare i propri collaboratori con questa modalità permette di migliorare le proprie prestazioni, ma non unicamente per il benessere dell’organizzazione, ma in primis per le aspirazioni del singolo.

3. Democratica

Con la leadership democratica si valorizzano i collaboratori prendendo le decisioni insieme a loro. Questo coinvolgimento permette al singolo di sentirsi parte reale dell’organizzazione. Prima di prendere le decisioni il leader condivide i propri punti di vista e ascolta cosa ne pensa il team, trovando una strada affinché vi sia un appoggio.

La produttività e la partecipazione aiutano a migliorare il clima lavorativo, facendo sentire i collaboratori protagonisti, migliorando l’affiatamento e il pensiero intorno al leader. I capi accentratori sono posizionati esattamente alla parte opposta di questa modalità di leadership.

4. Sociale/Armonizzatrice/Affiliativa

La leadership sociale ha il proprio centro nella relazione tra i componenti del team per creare armonia. Uno dei punti di forza è nella limitazione dei conflitti, cercando di prevenirli ed evitarli. Il leader che si muove in questo tipo di leadership deve avere ottime capacità comunicative e di relazione e dovrà conoscere bene i componenti del gruppo. A volte succede che la visione del team venga indirizzata dai leader unicamente sulle performance; questa tipologia di leadership è molto adatta a rimettere in primo piano i rapporti e le persone.

5. Battistrada

Nella leadership “battistrada” il leader mostra la strada da percorrere, dimostra come percorrerla e fa vedere che per primo arriva agli obiettivi. Questo stile può aiutare a trainare il gruppo se utilizzato con parsimonia. È certamente saggio dare il buon esempio, però sono frequenti le situazioni in cui le dinamiche di gruppo vacillino e i collaboratori si sentano inadatti perché presi da ansia o perché credano che quei risultati li possa ottenere solo il leader. Questa modalità risulta particolarmente utile quando si stanno vivendo nuove situazioni o ci si propone su nuovi mercati.

6. Autoritaria

Questa tipologia di leadership è ben nota negli ambienti della piccola e media impresa italiana a gestione familiare ed è uno dei maggiori problemi nei passaggi di testimone generazionale. Il leader autoritario è una figura che ama farsi rispettare piuttosto che essere stimato per il proprio carisma. In genere impone la propria modalità e il suo modo di vedere le cose. Esige rispetto, non ammette che gli altri la possano pensare in maniera differente e pretende risultati. Questa modalità di leadership pone i gruppi in situazione di tensione e genera infelicità. Queste sensazioni negative si ripercuotono in maniera importante sulla produzione.

Leggendo le varie tipologie di leadership/leader ti saranno certamente venute in mente delle persone che hai visto comportarsi con modalità simili.

Personalmente, quando mi trovo ad affrontare una situazione in cui è importante un atteggiamento di leadership ben definito, ripenso proprio a quelle persone che sono per me un esempio di leadership (per tipologia) e cerco di pensare e reagire esattamente come farebbero loro. Nel tempo puoi imparare a gestire i gruppi nel giusto atteggiamento di leadership, evitando tutti i luoghi comuni che ti farebbero percepire come il solito capo arrogante e accentratore, e diventando invece un esempio carismatico da seguire.

 

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