Hai un’azienda, un sito o un blog, probabilmente un e-commerce: qual è il tuo obiettivo principale? Ovviamente quello di attirare quanto più traffico possibile dal web, avere più visite e quindi sempre più potenziali clienti da poter conquistare e fidelizzare. Le possibilità per farlo e gli strumenti a disposizione sono numerosi: oggi il nostro focus è su Google Analytics, sui dati di cui ci permette di usufruire e su come interpretarli per poter ottimizzare i risultati del nostro lavoro.
Come interpretare e ottimizzare i dati di Google Analytics
Si tratta senza dubbio di uno degli strumenti più completi ed efficaci (e soprattutto abbastanza intuitivo da comprendere) che Google mette a disposizione per l’analisi di un sito web, tra l’altro gratuito nella sua versione base.
La misurazione, l’analisi e la valutazione dei dati rappresentano un aspetto fondamentale per chi lavora sul web: in un’ottica di strategia di marketing efficace e di definizione/raggiungimento degli obiettivi d’impresa, la strada che ci guida alla comprensione dei report statistici –come quelli rilasciati da Analytics per l’appunto- è l’unica in grado di ottimizzare sforzi e lavoro, correggere eventuali errori e far aumentare la percentuale delle conversioni.
Ogni quanto effettuare questo tipo di analisi? A meno che questo non sia il tuo lavoro, “da privato” il consiglio è quello di monitorare questi dati almeno una volta ogni tre mesi.
Ecco i Report più utili di Google Analytics
Chi sono gli utenti che entrano in contatto con il tuo brand e da dove provengono? Parliamo di geolocalizzazione e da questo punto di vista Google Analytics riesce ad identificare da quale paese, città, continente provengono le visite del tuo pubblico. Per individuare questo tipo di dati vai alla voce “Overlay Mappa Geografica”.
Ad esempio, se hai un’impresa locale e vuoi tener conto delle visite provenienti dalle varie località limitrofe, troverai utile la funzione a cui accedi da Pubblico > Dati Geografici > Località. Questo ti permette di individuare con maggiore precisione i tuoi clienti in target e di organizzare ad esempio una promozione sul territorio, un evento o altre azioni di marketing similari.
Il secondo parametro che puoi valutare grazie a Google Analytics (e di conseguenza che puoi ottimizzare per ottenere più visite) è quello relativo al comportamento del pubblico –vale a dire al suo livello di engagement– nei confronti dei contenuti presenti nel sito. A partire da Pubblico > Comportamento > Coinvolgimento, avrai accesso al numero di sessioni, di visualizzazioni di pagina, al tempo di permanenza medio e alla profondità della visita. La prima differenza che puoi tenere sempre sotto controllo riguarda il diverso comportamento che esiste tra un lettore occasionale e un cliente fidelizzato.
Altro interessante report a disposizione di chi opera sul web, riguarda il Mobile. Da quali dispositivi si accede maggiormente al tuo sito? La tua versione responsive funziona in modo ottimale? Il sito è quindi facilmente navigabile e user friendly? Vai su Pubblico > Mobile > Dispositivi e tieni sotto controllo visualizzazioni, sessioni e frequenza di rimbalzo (bounce rate).
Ma da dove proviene il traffico del tuo pubblico di riferimento? O meglio, quali sono le tue sorgenti di traffico principali? Motori di ricerca, referral, social? Per conoscerli consulta i dati da Acquisizione > Panoramica e in base ai dati ottenuti saprai come orientarti nelle tue campagne di marketing: la campagna ppc funziona? O devi puntare sull’ottimizzazione del sito per i motori di ricerca?
Andando su Acquisizione > Sociale > Panoramica hai l’accesso ad un’altra categoria di dati fondamentali per la corretta ed efficace analisi del tuo sito web: quelli provenienti dai Social Media. Qual è il social network che ti porta più contatti? Facebook? Twitter? Su quale canale conviene focalizzarsi maggiormente per ottenere risultati o dove hai trovato l’errore da correggere per sbloccare il traffico?
I dati che riguardano i contenuti del sito sono importanti perché andranno a determinare l’intero piano editoriale del sito/blog stesso! Quali pagine sono più lette? Dove trovi il numero più elevato di interazioni e commenti? Individua gli argomenti che suscitano maggiore interesse tra i tuoi utenti, andando su Comportamento > Contenuti del sito > Tutte le pagine e punta su di loro! A tal proposito il nostro consiglio è anche di monitorare le Keywords più ricercate nella barra di Google, a cui accedi da Acquisizione → Panoramica → Ottimizzazione per i motori di ricerca → Query.
Sempre per ciò che concerne i contenuti, un altro parametro da controllare è quello a cui accedi da Comportamento > Contenuti del sito > Pagine di destinazione. Se si tratta di una pagina di contenuti devi valutare la frequenza di rimbalzo e il tempo medio di permanenza; se invece punti ad una landing page, allora valuta piuttosto la percentuale delle conversioni ottenuta.
Hai presente la famosa “lente d’ingrandimento” che simboleggia la funzione cerca nel sito? Ebbene, Google Analytics ti permette anche di scoprire cosa hanno cercato gli utenti nel motore di ricerca interno al sito. Vai su Comportamento > Ricerca sul sito > Panoramica, e in base agli argomenti più ricercati, se ti accorgi che la tua offerta è limitata o insufficiente, sviluppa maggiormente quei determinati argomenti.
Una funzione un po’ più sofisticata di Google Analytics è quella a cui accedi da Comportamento > Eventi > Panoramica che ti permette di impostare un evento e valutare il comportamento e le interazioni degli utenti nei suoi confronti. In questo caso occorre un codice di monitoraggio, adeguatamente installato da uno sviluppatore, per poter monitorare tutte le operazioni.
Per concludere: oggi hai a disposizione anche Google Marketing Platform, uno strumento ancora più potente che ti permette di effettuare A/B test sulla versione del sito, utilizzare un’interfaccia grafica più intuitiva e “spiare” i movimenti dell’utente all’interno del tuo sito.
Si tratta del cosiddetto Flusso Obiettivi. Andando su Conversioni > Obiettivi > Flusso obiettivi potrai tenere sotto controllo ciò che in gergo viene definito “canalizzazione”. In pratica, puoi impostare un obiettivo, che sia ad esempio l’iscrizione alla newsletter oppure la registrazione nel Form dei Contatti. Attraverso questa funzione di Google Analytics puoi letteralmente “seguire” il cliente, il percorso da lui effettuato, gli intoppi che ha trovato e che lo hanno spinto ad esempio ad abbandonare l’azione. E di conseguenza saprai dove sono gli errori e come intervenire per evitare che questo si verifichi.