Qualche settimana fa abbiamo parlato delle metriche più importanti per il blog in ottica di inbound marketing. Oggi proseguiamo il nostro viaggio approfondendo quali KPI tenere d’occhio per quanto riguarda sito web e landing page.
Infatti, attrarre traffico al sito web è un must per chiunque abbia una vetrina online: ci offre la possibilità di parlare di noi, dei servizi che offriamo, dei clienti soddisfatti che abbiamo avuto e tanto altro ancora. Ma come possiamo capire se i nostri sforzi stanno dando effettivamente i risultati sperati?
Semplice: analizzando periodicamente le metriche più importanti per il sito web!
Le metriche più importanti per un sito web
Percentuale di rimbalzo
Cosa misura | Come interpretarla |
I visitatori che approndano al sito, ma lo lasciano senza cliccare alcunchè | Una delle metriche più importanti per valutare lo stato di salute di un sito web: come regola generale diciamo che più bassa è, meglio è. Una percentuale di rimbalzo alta può dipendere da diversi fattori come contenuto poco interessante, un sito architettato in modo scadente o anche numerosi link in entrata da siti esterni poco rilevanti.
Le percentuali di rimbalzo ideali cambiano molto da settore a settore e, addirittura, da sito a sito. Piuttosto che misurarvi contro un ipotetico numero trovato online, cercate di analizzare i vostri risultati frequentemente per assicurarvi che la percentuale di rimbalzo scenda, o almeno, rimanga stabile. |
Visitatori univoci
Cosa misura | Come interpretarla |
Quanti visitatori univoci hanno visitato il sito | Forse la più immediata delle metriche per quanto riguarda il blog: il numero di visitatori. Questo dato ci fornisce una panoramica globale sullo stato di salute del vostro sito. Cercate di incrociare i dati con determinati periodi temporali (che potrebbero coincidere con delle campagne marketing mirate) o eventualmente cercate di capire quali pagine riscuotono più successo e come mai. É normale che una pagina dove ci sia più contentuo sia visitata più spesso di una semplice pagina contatti, ma se non è questo il caso, aggiustate i vostri contenuti in conformità con i vostri obiettivi smart. |
Visitatori nuovi vs visitatori ricorrenti
Cosa misura | Come interpretarla |
Il rapporto tra chi visita il sito per la prima volta e chi no | Un alto numero di visitatori ricorrenti significa che chi ha già visitato il sito ha trovato il contenuto interessante e quindi torna a leggervi nuovamente. Se questa percentuale è sotto al 10% cercate di aggiornare o aggiungere contenuto di valore al vostro sito, cosicchè tornino a leggervi. Al contrario se è superiore al 30% non c’è abbastanza volume di nuovi visitatori che vi permetta di creare nuove opportunità di business.
La percentuale ideale di visitatori ricorrenti è intorno al 15%. |
Canali di acquisizione
I canali di acquisizione più frequenti sono:
- Traffico diretto, chi arriva sul sito digitando l’URL nella barra degli indirizzi;
- Ricerca organica, gli utenti approdano sul sito in seguito ad una ricerca su Google (o altro motore di ricerca);
- Traffico da referral, link che puntano al vostro sito che sono su sito esterno;
- Social media, questo punto è autoesplicativo, ma ricordate che alcuni social network non rientrano sotto questa categoria come ad esempio Telegram che viene considerata traffico diretto, da Google analytics.
Cosa misura | Come interpretarla |
La provenienza dei visitatori che approdano al vostro sito | Capire da quale canale di acquisizione vi arrivano più utenti è fondamentale per individuare quelli da rinforzare e quelli su cui investire maggiore tempo e/o risorse.
É una metrica molto utile per quantificare i risultati della SEO che, in un contesto ottimale dovrebbe essere intorno al 40% – 50%, e quelli dei referral che idealmente dovrebbero essere circa del 20% – 30%. |
Pagine più o meno visitate
Cosa misura | Come interpretarla |
Le pagine più popolari e quelle meno | Analizzare le pagine più visitate vi aiuterà a capire che tipo di contenuto, utenti e prospect, apprezzano maggiormente. Sfruttate la loro popolarità scegliendo le CTA che convertono maggiormente e ricordate che sono i visitatori a mostrarvi cosa preferiscono, non il contrario.
Analizzando le pagine meno visitate invece vi offrirà spunti interessanti su come aggiustare il tiro riguardo al contenuto. |
Le metriche più importanti per una landing page
Se lo scopo del sito web è quello di presentarvi, quello del blog è quello di “riscaldare” e stuzzicare l’interesse dell’utente, alle landing page spetta il compito di chiudere la lead generation. Per farlo, dovrete generare così tanto fiducia nell’utente che egli si senta pronto/a a lasciarvi il suo indirizzo email. Sì, ma come quantificare il successo delle nostre landing page? Semplice: analizzando periodicamente le seguenti metriche!
Visitatori univoci rispetto a lead generati
Cosa misura | Come interpretarla |
Il rapporto tra il totale dei visitatori (ad una pagina specifica) e quanti lead la pagina stessa ha generato | È praticamente il tasso di conversione delle vostre landing page. Questo dato deve essere analizzato in simbiosi con le CTA che proponete ai visitatori – funzionano meglio le immagini? Semplici link? Bottoni?
Il testo della landing converte di più se è lungo e dettagliato? Oppure breve e conciso? Trovare la chiave di volta delle vostre conversioni vi da un enorme padronanza anche sul costo per singolo lead, perchè una volta capito come aumentare il tasso di conversione, automaticamente si abbasseranno anche le risorse necessarie ad ottenerlo. |
Link da referral – link in entrata al vostro sito
Cosa misura | Come interpretarla |
Gli utenti che arrivano al vostro sito da una link esterno, detto anche backlink | I backlink sono una parte fondamentale di una buona strategia SEO. Google ha più volte spiegato come ricevere backlink di qualità vi possa aiutare a posizionarvi per determinate keyword. Se questa influenza avviene su praticamente tutte le pagine del sito, questo tipo di attenzione diventa ancora più importante per le landing page che hanno il compito di veicolare i vostri lead.
Assicuratevi solo che i link non abbiamo il tag rel=”nofollow” altrimenti Google non li considera. |
Ora scommetto che vi è venuta voglia di correre ad analizzare tutte le metriche proposta sopra, vero!?!!
Ottimo! Però assicuratevi di leggere la nostra infografica: vi permetterà di controllare lo stato di salute attuale del vostro sito!