Quante volte avrai sentito la famosa frase “Content is the king?”. In effetti, in un settore turistico sempre più fagocitato dalle Online Travel Agency e dalla battaglia sui prezzi, una delle vie di salvezza per le strutture ricettive è quella di creare e condividere sul proprio sito web contenuti di interesse per il turista. Il blog è sicuramente uno strumento utile per promuoversi e coinvolgere i turisti nelle diverse fasi della Travel Customer Journey. Inizialmente, infatti, il turista non ha ancora in mente il nome del tuo hotel o impresa turistica: sa solo che deve risolvere un problema, trovare la soluzione al suo desiderio di vacanza.
Partirà dunque da ciò che rappresenta la motivazione che lo spinge a scegliere una destinazione rispetto ad un’altra: se è un biker si informerà sulla presenza di tracciati e scorci interessanti da percorrere in moto, se ha un cane cercherà notizie utili in merito alla presenza di una spiaggia attrezzata e di luoghi all’aperto dove portarlo a fare lunghe passeggiate e così via.
Il primo compito di un blog è quello di produrre contenuti in grado di attirare l’attenzione (awareness) di quei viaggiatori che hanno un’esigenza e stanno cercando un luogo che gli garantisca la migliore delle vacanze possibili. Per farlo, occorrono diversi passi, primo su tutti capire a fondo il processo decisionale del target o della nicchia di viaggiatori cui si rivolge la tua impresa turistica.
Fase 1. Scegli contenuti e keywords adatti al tuo scopo
In questa fase è importante capire a chi ti stai rivolgendo e quali sono le parole chiave che il tuo potenziale viaggiatore digita sui motori di ricerca per informarsi sulla vacanza. Tornando agli esempi di prima, se la tua struttura è vicina a luoghi di ispirazione per bikers, potresti creare un post sui “10 percorsi imperdibili in sella ad una moto” che caratterizzano la tua località o una delle località vicine.
In particolare, concentrati sulle keywords che il biker potrebbe usare e aggiungile nel post per sfruttare l’effetto della coda lunga: includere molte parole chiave popolari ti garantirà una buona quantità di traffico.
Insieme a queste parole chiave principali, dovresti scegliere come target alcune parole chiave long tail particolari. Perché? Il numero di ricerche con parole chiave a lunga coda è aumentato negli ultimi anni e la concorrenza per queste keywords è generalmente bassa.
Un esempio di Content Marketing di una struttura ricettiva.
Fase 2. Scrivi post approfonditi
Il blog aiuta hotel e altre imprese turistiche a connettersi al proprio pubblico su un livello molto personale perché può fornire informazioni in un momento in cui il viaggiatore ha in testa molta confusione e una grande quantità di scelta.
Vorrà dunque essere guidato a chiarire i suoi dubbi ed eliminare quanto più possibile errori nella scelta della vacanza. Sei tu che ti fai trovare con un post dai contenuti preziosi ma è lui che ti cerca, non è infastidito se lo trattieni. Diversamente da quanto si possa pensare, post più lunghi aumentano l’attenzione e spingono maggiormente alla lettura rispetto a post più brevi.
Una ricerca ha infatti dimostrato che i motori di ricerca premiano il posizionamento dei blog che contengono post tra le 2.000 e le 3.000 parole. Questo implica due considerazioni:
- Scegli accuratamente i contenuti del post senza infarcirlo di concetti e parole inutili;
- Pubblica regolarmente perché a Google piacciono i nuovi contenuti ma attento anche alla necessità di aggiornare i vecchi post.
Se tra i “10 percorsi imperdibili in sella ad una moto” alcuni sono chiusi per lavori stradali devi assolutamente modificare il post, altrimenti poi di imperdibile ci sarà solo la rabbia del tuo biker!
Fase 3. Scegli titoli e immagini accattivanti
Il contenuto è il re, l’abbiamo detto all’inizio, ma tutto parte da un titolo che catturi immediatamente l’attenzione del viaggiatore.
Il titolo è come la premessa di una felicità che il post punta a soddisfare pienamente:
è qui quello che cerchi, è da noi che devi venire per trovare quello che cerchi.
In questo, sarà fondamentale anche abbinare immagini della destinazione e della tua struttura adatte a evocare ciò che titolo e contenuto del post richiamano alla mente: una foto dei percorsi magari scattata dalla tua struttura o una foto di un biker che è già stato da te.
Credits: Viaggiare Libera.com
Fase 4. Inserisci Call to action
La parte più delicata e fondamentale dei post del tuo blog: tutto deve spingere a fare una mossa, a compiere un’azione. Non hai fatto tutto questo sforzo per poi far andare il viaggiatore da un’altra parte!
È lì che legge il tuo post, è lì che pensa che ciò che legge lo aiuta a farsi un’idea molto più chiara ed è lì che deve trovare l’aggancio con la possibilità di restare in contatto con te. Offrigli allora la possibilità di iscriversi a una newsletter per tenerlo aggiornato sui fine settimana in cui è previsto il tempo migliore per godersi i percorsi citati nel post oppure dagli modo di scaricare il post stesso in formato pdf o una guida dei luoghi (tra cui il tuo hotel) dove un biker può trovare ristoro.
Ricorda bene: il blog non è la bacchetta magica per aumentare le prenotazioni.
Saranno la costanza, il tempo e l’attenzione che gli dedicherai che ti potranno garantire un buon posizionamento sui motori di ricerca e nella mente dei tuoi viaggiatori.