Blogpost, infografiche, post sui social media, risorse scaricabili, video, podcast, e-mail, messaggi di testo e molto altro ancora…
L’universo del web è costellato di contenuti e districarsi in questo mare può sembrarti davvero complicato. Ecco perché noi abbiamo creato per te una guida utile, una check-list per creare la tua content strategy!
Prima arrivarono i siti e tutti volevamo essere online con un bella pagina vetrina. Poi spuntarono i blog e le aziende aprirono le porte ai copywriter, quindi fu il momento dei social network, i siti vennero abbandonati, i blog riposti nel cassetto (come i diari su cui scrivevamo delle nostre prime cotte alle scuole medie) e fu il momento dei social media manager.
Oggi lo scenario è complesso. Nel tempo la gamma di contenuti è cresciuta a dismisura. Le possibilità di fare marketing sono illimitate e, al contrario di quanto molti credano, è impensabile credere di poter sfruttare tutte le tipologie di content, creando un’alternanza random. È cruciale invece creare un sistema di contenuti ponderato. Insomma: hai bisogno di una content strategy!
Cos’è una content strategy
Una strategia di contenuto include la creazione, la pianificazione e il successivo sviluppo di tutti quei contenuti che un’azienda mira a produrre e distribuire per raggiungere gli obiettivi di business che si è prefissata per un dato lasso di tempo.
Una content strategy perciò prevede diverse fasi:
- Analisi del contesto;
- Creazione del piano di contenuti;
- Sviluppo e messa a terra;
- Analisi dei risultati.
Sì. Molti ti diranno che in realtà il quarto punto non è parte di una content strategy, ma, come ci insegna il modello flywheel, la creazione di contenuti è un qualcosa di ciclico. È quindi sciocco pensare di poter continuare le proprie attività di marketing senza studiare ciò che la prima tranche ha portato, o sta portando.
Una content strategy ben costruita perciò include tutte le tipologie di contenuto che ruotano intorno a un’azienda, perfino i dispositivi tradizionali. Sì, una content strategy dovrebbe considerare:
- Brochure;
- Biglietti da visita;
- Affissioni;
- Spot radiofonici e televisivi;
- Banner e inserzioni;
- Sito web;
- Blog;
- Landing page;
- Risorse scaricabili (PDF consultabili, infografiche, white paper e così via);
- Post da pubblicare sui social media;
- Newsletter;
- DEM.
Sì. Hai capito bene. Tutto dovrebbe essere messo a sistema. Tutto! Ma allora come creare una ragnatela così ben costruita di contenuti? Te lo spieghiamo qui, di seguito. Con un manuale di istruzioni pensato proprio per i marketing manager come te.
Wikihow: Crea la tua content strategy in 8 step
#1. Tieni sempre a mente la tua buyer persona
Ricordatelo. Tu non crei contenuti per guadagnarti la pagnotta o, peggio ancora, per soddisfare l’ego della proprietà. Tu devi creare contenuti che siano interessanti e rilevanti per i tuoi clienti, potenziali e attuali. La tua buyer persona è fondamentale, come in qualsiasi altra attività di marketing. Conoscere il profilo delle tue personas infatti ti permette di:
- Scegliere la forma più giusta di contenuto;
- Trovare idee da sviluppare;
- Identificare il tono di voce.
Aspetti, questi che sono cruciali per la una content strategy che funziona!
#2. Analizza il customer journey dei tuoi clienti
Cosa fanno i tuoi clienti prima di comprare da te? Perché le tue buyer persona a un certo punto ti abbandonano? Cosa succede invece a quelli che ritornano?
Anche il customer journey è una delle fondamenta su cui costruire una solida content strategy. Partendo dal comportamento dei tuoi clienti, infatti, puoi capire se ci sono fasi del funnel che hanno bisogno di un intervento più importante o di un boost di contenuti maggiore.
#3. Guarda alla concorrenza, ma non lasciare che ti ossessioni
Sì. Buttare un occhio per vedere ciò che fanno gli altri è sempre un buon metodo. Osservando la concorrenza puoi capire, infatti, se ci sono parole chiave che non sono state usate e quindi puoi inserirle nel tuo piano editoriale. Puoi, vedere che tipo di contenuti creano e lasciarti ispirare proprio per trovare la tua unique-selling-proposition oppure un tono di voce diverso, che ti permetta di posizionarti.
#4. Definisci i tuoi obiettivi di marketing
L’idea di imbarcarsi in un viaggio senza meta è molto romantica e avventurosa, tuttavia poco pratica e il marketing non può essere casuale. Ecco perché è necessario, prima di iniziare a fare marketing, porsi degli obiettivi ragionevoli che siano raggiungibili e concreti. Solo così si potrà scegliere la strada giusta e quindi scegliere i quali contenuti inserire ragionevolmente nella propria strategia.
#5. Confrontati con il tuo team
Ricorda sempre il punto 1. Scrivi, crei contenuti per i tuoi ipotetici clienti, o per coloro che ti hanno già scelto, a seconda dei casi. E chi conosce meglio queste persone se non i colleghi che si relazionano con loro giorno dopo giorno? Per creare una content strategy concepita a puntino, avrai bisogno di loro, del supporto del team che li ascolta chiedere informazioni, fare domande, esprimere obiezioni all’acquisto. Queste ultime, tanto per fare un esempio, potrebbero essere la leva da cavalcare!
#6. Considera il budget a disposizione per la campagna
A tutti piacerebbe essere presente su tutte le piattaforme presidiate dalla buyer persona, creare blogpost stupendi, coinvolgendo le migliori penne presenti sul mercato, collaborare con dei brand ambassador che siano leader di mercato, postare video stupendi e tenere un podcast settimanale. Purtroppo però noi marketer dobbiamo fare sempre caso al budget, che, a seconda dei casi, può permettere di fare o non fare certe cose. È quindi necessario che tu ti rapporti anche con la proprietà per capire al meglio quale siano le somme da destinare al progetto, o ai progetti, così da poter ottimizzare gli sforzi.
#7. Identifica le KPI
Come andrai a misurare le performance del tuo team creativo? Semplice con degli indicatori che andrai a fissare proprio nella content strategy. Come ben saprai le KPI di un contenuto possono essere diverse a seconda proprio degli smart goal che ti sei posto e anche del budget a disposizione. Tanto per dirne una: crediamo che difficilmente tu riesca a raggiungere le 1000 views del tuo sito, se non hai previsto delle campagne sui social media. È incredibile che i lead generati in passati possano diventare clienti senza nurturing. Insomma: le KPI naturalmente devono avere un contesto e quindi hanno bisogno di essere, proprio come gli obiettivi, raggiungibili e sensate.
#8. Metti in rete tutte le informazioni
La resa dei conti. Dopo questa fase analitica generale, che può durare anche diverse settimane, se non mesi (anche anni, eh!), arriva il momento di sedersi a tavolino e unire i puntini, fare come i detective che uniscono tutte le informazioni con dei fili colorati su una bacheca. A quel punto, non ti resta che approfittare di tutte le doti creative in tuo possesso e, fidati, per magia la risposta sarà lì, di fronte a te. Proprio tutti quei dati ti daranno la risposta. La tua content strategy sarà esattamente lì, il risultato di tutti quegli intrecci.
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