Sono più di 10 anni che sentiamo parlare di infografiche, ma, quello che molti ignorano è che non sono un prodotto diretto del web. Le infografiche, o meglio una forma primordiale, hanno infatti una lunghissima storia (alcuni le fanno risalire alle pitture rupestri o ai geroglifici egiziani). Internet perciò ha semplicemente contribuito alla loro popolarità, grazie alla condivisione virale di alcune di esse. Ma come puoi inserirle nel tuo piano marketing? Perché farlo?
Anche quest’anno si sono rivelate tra i migliori strumenti di marketing per trovare nuovi clienti on-off line; le infografiche sono un contenuto performante e vincente. Prima di calarci nel dettaglio però, facciamo un ripasso veloce veloce.
Dizionario alla mano, un’infografica è “una rappresentazione visiva di informazioni o dati”, ma non basta; in effetti il significato è qualcosa di molto più specifico.
Cos’è un’infografica?
Un’infografica è una combinazione di illustrazioni, dati e testi combinati in modo da spiegare in modo chiaro e immediato un processo complesso. È un contenuto visual capace di raccontare una storia attraverso l’uso di efficaci tattiche di comunicazione visiva.
Perché inserirla nella strategia di comunicazione della tua azienda?
Perché:
- Fornisce una rapida panoramica di un argomento;
- Riassume un post lungo;
- Confronta e contrapporre informazioni discordanti;
- Aumenta la consapevolezza su un problema o una causa.
In un mondo dove l’80% delle persone sono disposte a fare clic 5 volte in più su un blog post che fa buon uso di colori e grafica e il 45% in più degli utenti visualizza collegamenti che presentano infografiche, come si può non dare sufficiente importanza al marketing infografico?
Puoi usarle praticamente ovunque: in qualsiasi settore o canale on e off line
Non ti fidi? Ecco per te qualche esempio:
Awareness e engament sui social media
Apri un qualsiasi social network, scorri la news-feed. Visto? I marketers le creano per i canali social con l’obiettivo di costruire la brand awareness e aumentare il coinvolgimento, ma anche per fare lead generation sul blog. Funzionano!
Formazione
I relatori e gli educatori le scelgono per rendere i contenuti più accattivanti e facili da ricordare (pensa alle slide di webinar o a quelle proiettate per gli studenti).
Si stima, infatti, che proprio la formazione vedrà nei prossimi anni un impiego maggiore di queste risorse, di pari passo con la crescita del settore: secondo le statistiche la domanda di mercato dell’e-learning è in rapido aumento e si prevede di raggiungere $ 275 miliardi entro il 2022. Se lavori nel campo della formazione, della consulenza formativa o dell’istruzione, devi assolutamente dedicare del budget a questo tipo di content creation.
Politica? Yes you can!
Non è certo una novità: da tempo, candidati e politici le usano sotto forma di timeline per schematizzare graficamente le tempistiche dei loro progetti futuri sia sui loro siti o nei loro programmi elettorali.
Roadmap e business-plan di design
Puoi dire addio a quei grafici a torta, agli istogrammi e alle tabelle excel da far vedere in riunione. Per i tuoi goal futuri, lasciati ispirare dai CEO più avveduti che adottano i contenuti visuali per creare report annuali moderni, professionali e unici.
Addio tecnicismi
Gli avvocati e i medici, per spiegare e divulgare in modo semplice e chiaro dei concetti complessi in rete, quindi alla portata di tutti optano spesso per questo tipo di grafiche che sono un vero e proprio strumento di comunicazione. Sì, al pari della tanto amata brochure.
Dandi.media, è solo il primo degli avvocati che mi viene in mente: il suo profilo Facebook è pieno di infografiche, post utili per far capire a noi creativi i più intricati cavilli legali. Geniale no?
Salve, la contattavo per presentarle la mia azienda
Quante mail ricevi al giorno dai commerciali dei tuoi fornitori? I C-level aziendali ormai sono pieni di messaggi precostruiti in ottica outbound con un appeal ridottissimo. Provare a cambiare la tua tecnica di vendita inserendo delle grafiche simili renderebbe la tua comunicazione originale e sicuramente il tuo business non sparirebbe nel marasma!
Attenzione però: non è tutto oro quello che luccica
Esistono molti tipi di infografiche, più o meno creative. Perfino online puoi trovare un’infinità di tool facili e gratuiti per crearle autonomamente, ma il risultato è davvero efficace?
Purtroppo il web è pieno di “contenuti grafici” che possono sembrare ottimi contenuti ma, in realtà minano solo la tua brand-image, distruggendo e vanificando il lavoro condotto finora. Sì, il consiglio è sempre quello di non improvvisare e trattarle proprio come qualsiasi altro contenuto fisico. Soprattutto perché, a differenza del cartaceo, internet non dimentica. Resterà sempre traccia di quella pessima scelta.
Ecco per te allora qualche dritta utile per aiutare il tuo team creativo a creare il giusto contenuto per la tua impresa.
Le tre immancabili informazioni da fornire al tuo dipartimento marketing
1. Datti un obiettivo e stabilisci un pubblico di riferimento
A chi vuoi comunicare? Fidati del tuo team. Se stai cercando di arrivare ai giovani, devi spogliarti di quel linguaggio burocratico. Diverso è se hai pensato di presentare per conto della tua azienda un’infografica per un progetto futuro, davanti alla giunta regionale. Sì, devi pensare alla tua buyer persona.
2. Fai in modo che ci sia equilibrio tra contenuto e design
Una delle cose che succede spessissimo in azienda è che le infografiche diventino troppo affollate. La tentazione è forte: chiederai sempre al tuo grafico di aggiungere qualcosa, ma puoi e devi resistere. Deve esserci un equilibrio tra testi e immagini se non vuoi perderne l’efficacia.
3. Fai uso sapiente delle tipografia e dei colori
Quando hai commissionato il tuo logo, avrai ricevuto sicuramente un brandbook. Ecco, questo è un ottimo punto di partenza perciò non puoi chiedere ai tuoi colleghi di andare in tutt’altra direzione, ma nemmeno obbligarli a restare legati a certi dettami. Pesi e dimensioni diversi, a seconda dell’importanza del messaggio e una palette colori ben definita per non confondere l’osservatore (ogni colore invia un messaggio visivo ben preciso) comporranno la tua inforgrafica.
4. Raccogli le fonti necessarie
Se vuoi essere credibile usa Google, o siti specializzati nel reperimento dati, come PewInternet. Studia a fondo il materiale che trovi online e consulta direttamente le fonti di quei dati, che sono riportate in piccolo, in fondo. Insomma: se scrivi sciocchezze non c’è grafica che tenga.
Social, blog, PDF scaricabili o da allegare sono il veicolo perfetto per le tue infografiche. Adattato al canale di diffusione un’infografica può rivoluzionare il tuo modo di comunicare. Perfino se sei sotto inchiesta! Ciò che conta, però, è non improvvisare. Al contrario, inseriscile in una strategia e affidati alla guida di qualcuno che le crei quotidianamente.
Quali altri contenuti visual potresti inserire nel tuo piano editoriale? C’è qualcosa che stai dimenticando
o ignori? Vuoi semplicemente vedere un’infografica? Scarica la nostra e avrai risposta a tutte e tre le domande!