Perché è così difficile guadagnare engagement sui social media? Sicuramente l’elevato grado di concorrenza è un fattore importante: ogni minuto, infatti, vengono condivisi milioni di post nel mondo, non solo su Facebook ma anche su Instagram, LinkedIn, Twitter, o sui social più recenti come SnapChat e TikTok. Per distinguersi ed emergere, quindi, è davvero necessario offrire contenuti di valore, in modo tale da risultare unici agli occhi dei potenziali followers!
Ma perché creare interesse con i social network è così importante per la tua azienda? Si tratta solo di autopromozione e vanità? Ebbene no: un grado elevato di engagement diffonde maggiormente i tuoi contenuti, allargando il tuo network in modo naturale e talvolta persino organico.
Il senso dell’engagement è tutto nella parola stessa, ossia coinvolgere: non significa, infatti, puntare ad aumentare le visualizzazioni e i numeri delle visite, o solo le cosiddette vanity metrics, bensì costruire una vera e propria rete di fans che non si limitano a leggere i contenuti che proponi, ma li commentano, partecipano alle discussioni, ai sondaggi, e condividono i tuoi post attirando a loro volta altri utenti interessati.
Come deve essere un contenuto in grado di creare engagement?
Deve produrre valore, risultare utile per chi lo legge, interessante e coinvolgente dal punto di vista espositivo, oltre a essere corretto e scorrevole a livello ortografico e grammaticale.
Al di là dei contenuti informativi, delle guide, dei consigli per migliorare skills e formazione o dei tutorial, ci sono poi i contenuti in grado di ispirare, stimolare la curiosità, creare interesse e motivare al miglioramento personale, la realizzazione di un desiderio o di un sogno.
Differenti forme di engagement creano differenti azioni.
Se vuoi davvero incrementare la brand awareness e l’engagement, allora dovrai tenere in considerazione che vi sono diverse tipologie di engagement, seppur una non escluda affatto l’altra, tra le quali:
- Coinvolgere gli utenti attraverso domande dirette e sondaggi: in questo modo, oltre a scoprire di più sulle abitudini e i gusti della tua buyer persona, potrai anche coinvolgerla in discussioni interessanti che creino buzz su un determinato contenuto;
- Dare modo alla propria audience di esprimere se stessa: attraverso i cosiddetti UGC (user-generated-content) potrai chiedere agli utenti di tirare fuori il loro estro creativo attraverso la creazione di contenuti;
- Incentivare il pubblico alla partecipazione: attraverso una strategia di gamification che comprenda non solo gli stessi UGC ma anche un reward finale, per esempio tramite concorsi e giveaway, potrai accrescere l’engagement in maniera davvero rilevante;
- Offrire risorse utili: altra soluzione tipicamente inbound è quella di offrire agli utenti delle risorse gratuite, informative e di valore, possibilmente indirizzandoli verso una landing page interna o esterna alla piattaforma social, così da salvarne i dati principali e le informazioni di contatto per eventuali campagne di nurturing;
- Raccontare la propria storia: sembra superfluo ripeterlo, ma lo storytelling e l’emotional marketing sono sempre la chiave del successo quando si parla di social, e non solo! Se umanizzi il tuo brand raccontando la sua e la tua storia, l’engagement non tarderà ad arrivare.
A chi ti stai rivolgendo?
Appare scontato, eppure molte aziende sembrano dimenticarlo: quando si tratta di scegliere i contenuti da pubblicare sui social media, la chiave del successo è conoscere a fondo l’audience che dall’altra parte dello schermo legge e commenta, formata da persone reali con diversi interessi, età e stili di vita.
Limitarsi a un copia e incolla da altri siti a caso, non permette certamente di creare valore e interesse attorno alla tua realtà.
Solo scoprendo e conoscendo a fondo le esigenze, i dubbi e i problemi del tuo target riuscirai a fornire risorse, soluzioni e risposte in grado di aiutarlo o intrattenerlo, attirarandolo così verso di te: come abbiamo ripetuto più volte, si tratta del potere delle buyer personas!
Ma fai attenzione: ciò non significa che non devi condividere e proporre i contenuti di altri siti o fonti autorevoli, in quanto anche la content curation è indispensabile sui social, ma l’importante è che questi contenuti risultino rilevanti per i tuoi followers e vengano alternati a contenuti originali prodotti dal team creativo della tua azienda.
I contenuti non sono tutti uguali, così come le preferenze da parte dei differenti tipi di frequentatori dei social media.
Alcuni contenuti possono essere adoperati su più canali, come i video e le immagini, a patto che rispettino l’aspect ratio e il tone of voice richiesto dall’altra piattaforma: tuttavia, esistono dei contenuti specifici che accrescono l’engagement in ciascuno dei principali social a nostra disposizione.
Andiamoli a vedere insieme!
Come aumentare l’engagement su Instagram e Pinterest
Trattandosi di due social che mirano soprattutto all’aspetto visual, in entrambi i casi è essenziale trovare idee che diano vita a immagini coinvolgenti, ma che fungano anche da asset per la narrazione di brevi storie coinvolgenti all’interno delle didascalie, soprattutto su Instagram.
Non dimenticare, però, che il formato verticale è perfetto per le Stories di Instagram così come per le immagini di Pinterest, ma il feed di Instagram richiede una ratio pari a 1:1, ossia foto quadrate.
Comunque, curare il visual di un brand su questi social media è un lavoro che richiede creatività ma anche impegno e studio continuo, date le continue novità a livello di features, ads, formati e strategie legate sia all’influencer marketing che al videomaking.
Gli ultimi trends in fatto di idee grafiche? Le storyboard, le infografiche, i meme e le GIFs, le Stories, ma soprattutto i video e i live streaming!
Come aumentare l’engagement su Facebook
Anche su Facebook puoi coinvolgere i tuoi fans attraverso i sondaggi, le live, oppure lanciando un contest che preveda un premio finale.
Ma Facebook è anche il luogo prediletto per chi ama sentirsi parte di una community: in tal senso, potresti testare anche i gruppi associati alle pagine e, a breve, le nuove funzionalità promozionali legate ai gruppi stessi, previste dalla piattaforma per il nuovo anno.
Anche su Facebook, comunque, valgono in linea di massima le stesse strategie di engagement già citate per Instagram, come le Stories, il video marketing, l’influencer marketing, lo storytelling emozionale e le sponsorizzazioni interattive legate alle ads.
Come aumentare l’engagement su Linkedin
Anche su Linkedin negli ultimi tempi stanno ormai spopolando i video brevi e i tutorial, e – in linea di massima – l’approccio B2B innato di questo social ti permette di lavorare in modo efficace sulla tua brand identity.
In tal senso, non sottovalutare la content curation, ma nemmeno la pubblicazione di contenuti originali e informativi tratti dal tuo blog o sito web, così come i gruppi di discussione o features quali LinkedIn Pulse e SlideShare, che lo rendono da sempre il social più professionale che esista sul mercato.
Come aumentare l’engagement su Twitter
Twitter, invece, deve il suo successo alla formula dei copy brevi: questo aspetto facilita un’attività interessante e coinvolgente di micro-blogging e tweetstorm (serie di tweet mirati proprio ad accrescere l’engagement narrando una storia), da svolgere in tempo reale.
La piattaforma rappresenta quindi un luogo ideale in cui fare storytelling, raccontare cioè qualcosa di personale in cui gli altri possano ritrovarsi per un confronto, e per farlo hai a disposizione un’arma fondamentale che puoi ormai usare su quasi tutti i social, ma che rappresenta l’anima di Twitter: gli hashtag!
Usare gli hashtag più adatti al tuo brand, alla tua buyer persona e ai tuoi obiettivi di marketing ti permetterà di ottenere ottimi risultati in termini di engagement.
Scopri l’orario migliore per pubblicare
Avrai sicuramente sentito parlare delle indicazioni generali riguardanti gli orari giusti in cui pubblicare sulle varie piattaforme.
In realtà, devi sapere che i fattori che determinano il momento migliore per pubblicare contenuti sui social media sono più di uno e dipendono dalla tua buyer persona, il suo media usage, i social che popolano più frequentemente, la loro età, residenza, interessi e così via.
Come scoprire quindi quali siano i momenti migliori della giornata in cui pubblicare? Semplice: attraverso le statistiche preziosissime contenute nelle analytics e nelle insights di ciascun social!
Tuttavia, se vuoi qualche riferimento generale, sembrerebbe che:
- Facebook abbia il suo picco di accessi il mercoledì, tra le 11:00 e le 13:00;
- Instagram presenta il traffico maggiore di venerdì tra le 10 e le 11;
- LinkedIn, invece, ha un flusso di utenti maggiore dal martedì al venerdì, tra le 9:00 e le 11:00, ma anche tra le 12:00 e le 16:00 del mercoledì e del giovedì;
- Twitter, infine, registra una percentuale di visite maggiore del 14% durante i weekend.
Scegli i canali più giusti per il tuo business
Dovresti davvero essere presente su tutti i social network, per assicurarti il massimo della visibilità per la tua azienda? La risposta è… no!
Per raggiungere la tua buyer persona, infatti, sarà sì necessario coinvolgere più di un canale nella tua strategia di Social Media Marketing, ma mai perdendo tempo e risorse su decine di social che lei non utilizza.
Fare marketing significa essere al posto giusto, al momento giusto, ossia dove si trova il tuo target: se parliamo di Millennials, per esempio, non potrai rinunciare a Instagram, ma se parliamo di Generazione Z non potrai non entrare nell’ottica di TikTok, così come non puntare su LinkedIn se si tratta di B2B.
La chiave, quindi, sta nello scegliere i social più frequentati dal tuo target di riferimento e puntare ad aumentare l’engagement in essi, rispondendo in modo tempestivo a commenti e messaggi.
Utilizza tool in grado di potenziare l’engagement sui social media
Il web mette a disposizione strumenti validi e gratuiti, in grado di dare valore aggiunto alle tue pubblicazioni e di contribuire a creare maggior interesse intorno al tuo brand, soprattutto sui social.
Alcuni esempi? Eccoli:
- Canva: un software di design molto semplice da usare, che ti permette di personalizzare le tue grafiche e aggiungere il logo del tuo brand, una didascalia o una citazione, così come svariati effetti e stickers;
- Click to Tweet: ti permette di estrapolare una frase dal contesto, mettendola in evidenza e condividendola in tempo reale su Twitter, con un semplice click;
- All-Hashtag: un tool gratuito che agevola la ricerca dei giusti hashtag per i tuoi post, adatto soprattutto a quelli di Instagram;
- Bitly: l’URL Shortener più usato al mondo, che ti permette di accorciare e semplificare i tuoi URL, in modo tale da renderli poco ingombranti all’interno dei copy;
- Giphy: un tool che ti consente di convertire parti di un video in una GIF, facendo l’upload del video stesso oppure incollando direttamente il suo URL.
Ma, infine, ricorda sempre che è il segreto di ogni business online è quello di effettuare un monitoraggio costante delle novità introdotte e tenere traccia delle performance di ogni contenuto pubblicato: solo in questo modo avrai subito la possibilità di correggere gli errori e implementare le tue strategie, che sono vitali per aumentare l’engagement sui social media e la forza del tuo brand.
Hai ancora dubbi sulla tua strategia? Confrontati con noi, durante una consulenza gratuita!
Questo articolo è stato originariamente pubblicato il 07/04/2017 e aggiornato il 20/12/2019.